News dall'Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale
Amicus Curiae AIPDP - Corte cost. n. 203/2024
Misura di prevenzione personale del foglio di via
Con la sentenza n. 203/2024 (rel. Viganò), depositata martedì scorso, la Corte costituzionale ha dichiarato non fondate alcune questioni relative alla misura di prevenzione del foglio di via, disposta dal questore nei confronti di persone pericolose per la sicurezza pubblica (articolo 2 del codice antimafia). Nel rinviare alla sentenza, segnaliamo che la decisione si riferisce a un giudizio nell’ambito del quale la nostra Associazione aveva depositato nello scorso mese di giugno una propria opinione scritta, in qualità di amicus curiae, che può leggersi nell’area dedicata del nostro sito (documenti – documenti scientifici).Pur non aderendo alla nostra opinione, merita segnalare che la sentenza della Corte ne dà ampiamente conto e, forse per la prima volta dall’introduzione degli amici curiae nel giudizio di costituzionalità, si confronta diffusamente con le tesi sostenute nell’amicus curiae, dialetticamente collocato, nella specie, su un piano prossimo a quello del giudice rimettente, che aveva espresso dubbi di legittimità costituzionale da noi condivisi. La Corte, pur riconoscendo che “gli argomenti addotti dal rimettente e dall’amicus curiae hanno un sicuro spessore”, ha dichiarato non fondate le questioni, che miravano a inquadrare la misura del foglio di via tra quelle limitative della libertà personale ex art. 13 Cost. (e non, semplicemente, della libertà di circolazione), rendendo così necessario l’intervento dell’autorità giudiziaria per disporre o, quanto meno, per convalidare la misura.Nell’economia della motivazione della sentenza n. 203/2024 ci sembra abbia avuto un particolare rilievo (v. il punto 4.5. della parte in diritto), tra l’altro, il consolidato orientamento della Corte sui criteri che attraggono una misura nella sfera dell’art. 13 Cost., piuttosto che dell’art. 16 Cost.; orientamento che il nostro amicus curiae, con pluralità di argomenti, mirava a riconsiderare.Al di là dell’esito del giudizio, che in linea con quanto sostenuto nel nostro amicus curiae ci auguriamo possa essere rivisto in futuro, ci sembra importante sottolineare che è stato possibile presentare la nostra opinione scritta grazie al lavoro svolto dall’“Osservatorio sulle questioni di legittimità costituzionale”, frutto di una felice iniziativa avviata dal precedente Comitato direttivo, che ringraziamo, e alla quale intendiamo dare continuità e ulteriore sviluppo, confortati anche dall’attenzione ricevuta dalla Corte costituzionale in questa occasione.Il Comitato direttivo